sabato 30 aprile 2011

L'Agnese va a morire

L'Agnese va a morire di Renata Viganò (1974) Einaudi
prima edizione 1949


dalla prefazione di Sebastiano Vassalli:
Una delle opere letterarie più limpide e convincenti che siano uscite dall'esperienza storica e umana della Resistenza. Un documento prezioso per far capire ai più giovani, ai ragazzi delle scuole, a coloro cui è già stata imposta la retorica dei discorsi celebrativi, delle bandiere e delle sfilate militari il 25 aprile, che cosa la Resistenza sia stata davvero. La Resistenza fu anzitutto guerra di popolo, la prima autentica guerra di popolo della nostra storia. E già questo è un concetto NON facile da comprendere. Perché ad esempio il Risorgimento ebbe, sì, momenti ed eroi schiettamente popolari, ma guerra di popolo non fu mai. 

brano tratto da pagina 270/271:
La donna magra si levò gli occhiali, guardò l'Agnese con gli occhi nudi, incantati, senza ciglia: "Pensate come volete" disse, "ma qui i tedeschi sono stati buoni". L'Agnese le andò vicino con la faccia: "E sono stati buoni quando hanno bruciato X...? E fucilato quei dieci a F...? E gli altri che hanno ammazzato? E se adesso ci mitragliassero tutti?" La donna magra indietreggiò: "Non farebbero niente se i 'ribelli' li lasciassero in pace", disse, ma la voce era più bassa, tremava. 
Alla parola 'ribelli' l'Agnese vide tutti i visi lontani, i visi perduti: il Comandante, Clinto, Tarzan, Tom, Zero, il Giglio, il Cino, gli stranieri, Walter, "La Disperata", Cinquecento; li rivide tutti in una volta, compagni combattenti, partigiani, NON 'ribelli'. Fece ancora due passi verso la donna, ormai la serrava contro il muro, non poteva andare più in là, le cadeva quasi addosso con le sue mani buone da schiaffi. In tutto lo stanzone il mormorio sordo ricominciò. Vicino alla donna magra un uomo si alzo dalla paglia. Era alto quanto lei, le stava presso la spalla. L'Agnese vedeva contemporaneamente le due facce, quella dell'uomo scarna e precisa, e quella della donna sconvolta. Lui disse piano senza voce, solo con il fiato: "Agnese di Palita", e si mise un dito di traverso sulla bocca. L'Agnese disse: "Si", anche con la testa, si allontanò subito dalla donna, concluse, fregando una contro l'altra le sue palme dure: "I ribelli muoiono per gli imbecilli".

libro disponibile
per info, precisazioni o richieste: irtondo@hotmail.com

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