mercoledì 29 agosto 2012

The Hare with Amber Eyes. A Hidden Inheritance

The Hare with Amber Eyes. A Hidden Inheritance (it. Un'eredità di avorio e ambra) di Edmund deWaal (2012)
Bollati Boringhieri
prima edizione 2010




dalla seconda di copertina:
Un'elegante vetrina nella casa londinese di Edmund deWaal contiene 264 sculture giapponesi di avorio, o legno, non più grandi di una scatola di fiammiferi, raffiguranti divinità, personaggi di ogni tipo, animali, piante. La vetrina è aperta e i piccoli figli di deWaal possono estrarre i netsuke - così si chiamano i minuscoli oggetti - e giocarci. Come facevano, ha scoperto l'autore, i piccoli figli di Viktor e Emmy von Ephrussi, suoi bisnonni, nel boudoir della madre, in un fastoso palazzo viennese della RingStrasse, un secolo fa...

brano tratto da pagina 316:
Per i sopravvissuti, ottenere la restituzione dei beni è impresa ardua, come si evince da un imbarazzato dialogo nel romanzo di Elisabeth, quando il collezionista Kanakis nota "due quadri scuri racchiusi in pesanti cornici, appesi alla parete di fronte alla poltrona su cui è seduto, e un lieve sorriso gli increspa il viso".
"Riconosce davvero quei dipinti?" esclama il nuovo proprietario. "Appartenevano in effetti, a qualcuno che la sua famiglia conosceva di certo, il barone E. Può darsi che li abbia visti nella sua casa. Purtroppo il barone è morto all'estero, in Inghilterra, credo. Gli eredi, dopo aver recuperato quanto possibile, tra i suoi beni, hanno venduto tutto. Immagino che non sapessero che farsene, di roba démodé nelle loro abitazioni moderne. Li ho acquistati all'asta, come la maggior parte dei pezzi che vede in questa stanza. Tutto alla luce del sole e nel rispetto della legge, mi capisce. Gli oggetti di questo periodo sono ormai poco richiesti".
"Non c'è bisogno di scusarsi Herr Doktor" replica Kanakis. "Posso solo farle i miei complimenti per i buoni affari che ha concluso".

libro disponibile
per info, precisazioni o richieste: irtondo@hotmail.com

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