martedì 17 gennaio 2012

Les chiens et les loups

Les chiens et les loups (it. I cani e i lupi) di Irène Némirovsky (2011) Adelphi
prima edizione 1940


dalla terza di copertina:
"Erano in una delle strade più ricche e tranquille della città, costeggiata da ampi giardini. Qui tutto spirava pace. Con ogni probabilità i residenti della zona ignoravano ciò che accadeva vicino al fiume. Nessun cosacco era venuto a turbare la loro quiete; chissà, forse contemplavano la confusione e l'orrore del ghetto come a teatro, con quel piccolo brivido superficiale che coglie lo spettatore di un dramma, subito rasserenato da una confortante certezza: "A me questo non succederà mai. Mai.

brano tratto da pagina 146/147:
"E come donna," chiese Harry continuando ad accarezzare distrattamente i capelli della moglie "come donna la trovi attraente?"
Laurence esitò, divisa tra un'istintiva avversione nei confronti di Ada e il desiderio di essere leale, il che le ispirò una giusta osservazione: 
"È difficile definirla una donna..."
"Si è vero, è proprio così!" esclamò a un tratto Harry. "Mi domandavo in che cosa fosse diversa dalle altre: non ha assolutamente nulla di femminile... Si direbbe una bambina... Tu cara Laurence, se domani naufragassi su un'isola deserta, passato il primo momento di sconforto, andresti in cerca di piume e conchiglie per farti bella - e lo faresti per me, se io fossi con te, o in memoria, se fossi morto".
"Certo. E per fortuna!" replicò Laurence. "Queste ragazze, queste straniere, non hanno né civetteria, né senno, né cuore".
"Tu dici, mia cara?".
"Ambizione, quella si" continuò Laurence con un insolito accento di irritazione. "Ha una specie di modestia, fondata sull'insolenza che trovo insopportabile".
Harry la respinse leggermente e prese una sigaretta, accendendola con applicazione.
"Non credo" disse infine "che questa modestia sia del tutto finta. Io ci vedo più che altro una profonda sfiducia in sé stessa e nel prossimo".
"Perché siducia? La riceviamo, la trattiamo da pari a pari. Perché meritiamo la sua sfiducia? È ingiusto".
"Non bisogna dimenticare le particolari condizioni della sua vita... La povertà, la solitudine e insieme la consapevolezza di essere, se non al di sopra degli altri, almeno su un piano diverso, che dà il talento a qualunque creatura abbia la sfortuna di esserne dotata. Io vorrei aiutarla, Laurence. Occorrerebbe farla conoscere. Una sera dovremmo dare un piccolo ricevimento in suo onore".
"Qui?" chiese la moglie guardandolo.
"Certo, qui".


libro disponibile
per info, precisazioni o richieste: irtondo@hotmail.com

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