sabato 11 febbraio 2012

Ask the dust

Ask the dust (it. Chiedi alla polvere) di John Fante (2003) Gruppo Editoriale L'Espresso
prima edizione 1939



dall'introduzione:
Inetto e narcisista, poverissimo e spendaccione, bigotto e inconcludente, Arturo Bandini passa la sua vita di ventenne a Los Angeles, chiuso nella stanza di un alberghetto di infimo ordine dove scrive ostinatamente racconti sognando di diventare un grande scrittore. Ma a un certo punto nell'esistenza di questo bruno americano di genitori italiani fa irruzione un'ancor più bruna americana di genitori messicani, Camilla Lopez, che lo invischia in un disperato e non ricambiato amore. Arturo si dibatte fra mille incertezze e autoflagellazioni, fra repentine gioie e abissali dolori, sempre sostenuto però da un'incrollabile fede nel proprio talento letterario, che gli fa trasformare qualsiasi cosa gli capiti in materia di racconto, e quindi di autoesaltazione.

brano tratto da pagina 33:
Nella cassetta delle lettere trovai una lettera di Hackmuth. Capii subito che era sua. Avrei potuto riconoscerle a un chilometro di distanza, le sue lettere. Mi procuravano sempre delle strane sensazioni e questa volta mi parve che un ghiacciolo mi scivolasse lungo la spina dorsale. La signora Hargraves me la porse e io gliela strappai di mano. «Buone notizie?» mi domandò. Ero molto in arretrato con l'affitto. «Non si può mai dire» le risposi. «Comunque, chi me la scrive è un grand'uomo. Anche se mi mandasse dei fogli bianchi, per me sarebbe ugualmente una buona notizia.» Però sapevo che non poteva esserlo nel senso che intendeva lei, perché non avevo inviato alcun racconto al potente Hackmuth. Questa doveva essere la risposta alla mia lunga lettera di qualche giorno prima. Che tipo sollecito, quell'Hackmuth. Era sorprendente la sua rapidità. Non si faceva in tempo a infilare una lettera nella cassetta della posta, giù all'angolo, che già si riceveva la risposta. Ma, ahimè, le sue lettere erano molto brevi. Gli avevo scritto quaranta pagine e lui mi mandava un biglietto. C'era il pregio che si potevano imparare a memoria. Aveva personalità, quell'Hackmuth, e uno stile tutto suo, e soprattutto aveva tanto da dare che persino le virgole e i due punti trasmettevano un loro messaggio.

e-book disponibile 
per info, precisazioni o richieste: irtondo@hotmail.com

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